Sapevi che l’industria del caffè è tra le più crudeli al mondo?
Il caffè è un prodotto che fa parte della nostra quotidiana e spesso lo si dà per scontato. Vi siete mai chiesti da dove vengono i chicchi che servono per creare la vostra bevanda preferita? Forse non tutti lo sanno, ma la produzione di caffè, in molte piantagioni, si basa principalmente sul lavoro forzato e non garantisce alcun diritto al lavoratore. Non è finita. Questo crudele sfruttamento colpisce anche i bambini di 5-6 anni che devono rinunciare alla scuola e alle normali attività da bambini.
Per molte persone è impensabile che le grandi multinazionali di caffè possano violare i diritti dell’uomo. Essendo appunto grandi realtà, il pensiero comune è che le grandi aziende effettuino controlli severi in ogni tappa della catena produttiva. In realtà, il meccanismo è ben diverso: nel sud America ad esempio, dove sono concentrati i maggiori produttori di caffè, i chicchi vengono coltivati in grandi piantagioni a produzione intensiva. In queste piantagioni trovano lavoro le popolazioni indigene che per una miseria (2 euro al giorno) vengono assunti come braccianti dai piccoli produttori. Quest’ultimi, non avendo accesso diretto al mercato, si vedono costretti a vendere il loro raccolto ad intermediari locali, i “coyotes”, i quali, a loro volta, svendono il caffè a società multinazionali, che stabiliscono e fissano il prezzo.
A tal proposito, Illy Caffè è molto sensibile al tema, conosce i suoi fornitori e da sempre si schiera dalla parte dei lavoratori e si impegna a far valere tutti loro diritti. L’azienda premia il merito e rispetta i propri lavoratori evitando ogni forma di discriminazione, offrendo pari opportunità e garantendo un lavoro adeguato ai dipendenti vulnerabili. L’impegno di Illy Caffè si traduce anche in molte iniziative che servono a promuovere un comportamento responsabile e rispettoso dei diritti umani e a monitorare eventuali azioni discriminatorie nei confronti del lavoratore.
Il Blend Illy, ricordiamo, è formato da 9 Monoarabiche (Brasile, Guatemala, Colombia, India, Costarica, El Salvador, Nicaragua e Tanzania e Etiopia) provenienti sempre dalle stesse piantagioni. L’azienda illy è la prima al mondo ad avere ottenuto la certificazione DNV che garantisce un approccio sostenibile in tutta la filiera produttiva ed è diventata per questo un modello innovativo nella creazione della qualità.
Bene, anche per oggi è tutto, nella speranza che quest’articolo vi sia piaciuto, ti invito a visitare il blog di www.casalinacoffee.it dove troverai tanti altri articoli interessanti.
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